Nel 1916 il nostro
gruppo, che già esiste con la denominazione di Associazione "Studio e
Azione" entra a far parte dell’ASCI (Associazione Scautistica Cattolica
Italiana) come Roma 2, con il bianco e il rosso come colori distintivi.
Il primo capo gruppo è Paolo Cassiniss che, con Mario Mazza e
Mario Carpegna, aveva fondato proprio nello stesso anno l’ASCI.
La sede del
gruppo, interamente maschile, è sui tetti della Chiesa di S. Ignazio di Loyola, che si trova tra Piazza
Venezia e il Pantheon.
È la chiesa dei gesuiti, che da allora in poi saranno
gli assistenti ecclesiastici del nostro gruppo.
Le prime due Squadriglie sono
le Volpi e gli Scoiattoli.
Il
Roma 2 riceve le accuse di far parte della massoneria inglese, motivo per cui
il gruppo si presta a fare il servizio d’onore al Papa Benedetto XV in Piazza
di Spagna ogni 8 dicembre, Festa dell’Immacolata.
Il Papa, allora, con un gesto paterno di comprensione e
benevolenza, invita gli scout del Roma 2 a portare al collo il fazzolettone
celeste, colore del manto della Madonna, e dedica il gruppo all’Immacolata.
Da
questo momento la festa del gruppo è l’8 dicembre, sebbene il gruppo fosse
stato registrato il 27 giugno 1916.
Di
campo in campo, in Italia e all’estero, il gruppo cresce con lo scoutismo italiano
fino al 24 aprile 1928, anno in cui lo scoutismo viene sciolto.
L’ASCI si è
rivelato un temibile avversario per la politica educativa del fascismo e viene
eliminato a favore della Gioventù Italiana del Littorio.
Il nostro gruppo,
tuttavia, continua le sue attività clandestinamente effettuando regolarmente
anche i campi estivi. È il periodo della Giungla Silente e per vedersi bisogna
fingersi gruppo di amici della montagna.
Nel 1936 alcuni capi del Roma 2 partono
per la Spagna a combattere contro il Franchismo, tuttavia, per mantenere accesa
la fiamma dello scoutismo, i membri del gruppo continuano ad incontrarsi
regolarmente almeno per l’8 dicembre.
Solamente la Squadriglia Lupi continuerà
fino al Giorno della Liberazione.
Nel 1944 il gruppo riapre tutte le attività,
viene aperto uno dei primi branchi d’Italia ed alcuni gruppi in difficoltà
vengono assorbiti dal nostro: il Roma 62 ed il Roma 1. Il Roma 2 resta il
gruppo più vecchio di Roma ed uno tra i più vecchi d’Italia.
Nel 1946 i suoi
capi, Osvaldo Monas e Fausto Catani, sono tra i fondatori della nuova ASCI. Il
gruppo continua a crescere fino agli anni 60, ma a quel punto, la speculazione
edilizia e l’aumentare degli uffici al centro di Roma, riducono sempre di più
la popolazione che vi abita. Il gruppo ne risente, in particolar modo per la
mancanza di capi.
Nel 1972 il gruppo si è ridotto a tal punto da necessitare
l’ingresso di aiuti da altri gruppi della Zona Aurelio, a cui il gruppo
appartiene. Grazie a questo sostegno viene aperto un Branco, che dall’anno
successivo diventerà un’unità sperimentale mista per bambini e bambine dai 7
agli 11 anni. Nel 1973 il gruppo apre un Clan Fuoco a cui fanno capo molti
rover e scolte della Zona Aurelio, a fianco dell’ASCI Roma 2 nasce un gruppo
femminile, l’AGI (Associazione Guide Italiane) Roma 69.
Nel 1974 il Reparto diventa misto, in
quell’anno l’AGI e l’ASCI si fondano dando vita all’AGESCI, tutti i gruppi
devono cambiare numero. Il nostro prende la denominazione di Roma 123.
I
ragazzi che entrano nel gruppo sono sempre di meno, così, nel 1975, la Comunità
Capi prende coraggio e, dopo 59 anni di pacifica e cordiale convivenza con la
Comunità Gesuita di S. Ignazio, decide di spostare il gruppo.
La nuova sede del
gruppo e del Reparto è la Chiesa Nuova (Santa Maria in Vallicella), dove si
trovava l’oratorio di San Filippo Neri. Le due Carovane (unità sperimentali
simili al Branco) si stabiliscono una a S. Pantaleo e una a S. Salvatore in
Lauro. Al Clan Fuoco resta l’onore di mantenere l’ultima postazione sui tetti
di S. Ignazio.
Il 6 Maggio 1976 la terra in Friuli trema e l’8 maggio quasi
tutta la Comunità Capi e parte del Clan Fuoco sono a Maiano, in piena zona
sismica, torneranno a Roma con la cittadinanza onoraria del comune di Maiano.
Quelli che loro malgrado restano a Roma tengono le unità aperte e, per un mese,
svolgono un servizio di segreteria per i gruppi di soccorso, preparando i
materiali di soccorso da inviare in Friuli. Un anno e mezzo dopo il Clan Fuoco
è di nuovo in zona sismica per iniziare la ricostruzione.
Il 1976 è anche il
sessantesimo anno di vita del gruppo. Si organizza una grande festa e per
quattro giorni, dal 5 all’8 dicembre si festeggia insieme alla parrocchia, al
quartiere e a tanti scout ed ex scout!
Il centro
storico è sempre più povero di abitanti, bisogna quindi abbandonare S.
Salvatore in Lauro e S. Pantaleo. Negli anni 78/79 l’unica attività del gruppo
è la sacra rappresentazione della passione di Gesù, che viene molto apprezzata
dalla stampa romana. Anche il comitato di quartiere e il
consiglio parrocchiale si sono praticamente sciolti, così anche le altre
associazioni giovanili, la Comunità Capi torna quindi a cercare una nuova sede.
Il 28 ottobre
1979 il Roma 123 apre le sue unità presso la Parrocchia S. Gregorio Magno alla
Magliana, non c’è ancora una sede ma i ragazzi e l’entusiasmo sono tanti. C’è
una Carovana e un Reparto, l’Aldebaran, composto da 5 Squadriglie (Aquile,
Cobra, Lupi, Pantere e Scoiattoli). L’anno successivo viene aperta una nuova Squadriglia,
le Panda.
Nel dicembre del 1980 la Comunità Capi è in Irpinia per il terremoto,
il fuoco serale organizzato nel paese colpito di Lioni per la notte di Natale
verrà raccontato dalla stampa nazionale. Nell’ottobre 1981 la route estiva si
fa nella base scout di Kandersteg, in Svizzera. Il 23 aprile 1983 il Consiglio
Generale riconosce la Carovana tra le sette sperimentazioni valide e
rispondenti al metodo associativo, tuttavia dichiara concluse le
sperimentazioni in Branca L/C e viene aperto l’attuale Branco Seeonee.
Nell’ottobre del 1983 la Parrocchia consegna finalmente al gruppo i locali
della sede e nel gennaio del 1984, per far fronte alle numerose richieste,
vengono aperte altre 2 Squadriglie: Leoni e Falchi. Nell’ottobre del 1985 viene
aperto un nuovo Reparto: il Fomalaut composto da 4 Squadriglie (Aquile, Cobra,
Falchi e Leoni), l’Aldebaran rimane composto da Lupi, Panda, Pantere e
Scoiattoli.
Nell’ottobre del 1988 i due Reparti si riuniscono dando vita al
Reparto Ghibli, composto da 5 Squadriglie (Aquile, Leoni, Lupi, Pantere,
Scoiattoli).
Nel 1991 il gruppo festeggia 75 anni con una festa ed un
campo estivo di gruppo. Le esperienze all’estero sono numerose e nel 1994 il
Reparto inizia un gemellaggio con il gruppo Scout Bulbaba di Gabés in Tunisia e
dal 14 agosto al 2 settembre, fa il campo estivo a Gabés, visitando l’oasi di
Chenini, il villaggio di Matmata e le località desertiche, sempre insieme agli
scout tunisini. Nel 1995 per continuare il gemellaggio, dal 10 agosto al 25
agosto, il Reparto ospita il gruppo tunisino presso la scuola Claudio Graziosi.
Dal 1996 al 2001 il gruppo non vive anni tranquilli, sia dal punto di vista dei
numeri della Co.Ca., sia dal punto di vista della diminuzione delle iscrizioni
dei ragazzi, proprio per questo in questi anni ci si gemella per i campi estivi
con il Roma 140 ed il Roma 133. Nel 2000 Il Clan Fuoco partecipa al
Pellegrinaggio e alla Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgono in
occasione del Giubileo. Nel 2003 comincia a tornare il sereno grazie all’ingresso
in Co.Ca. di ragazzi e ragazze dal Clan Fuoco e a qualche rientro di ex capi.
Nel
2006 il gruppo festeggia il novantennale e decide di organizzare per l’anno
successivo una grande festa, il 16 maggio 2007, in cui si festeggia anche il
centenario dalla nascita dello scautismo. In occasione del centenario, con un
grande lavoro di autofinanziamento di tutto il gruppo, si torna ad avere un
nostro rappresentane al Jamboree, raduno mondiale che si tiene ogni 4 anni, in
occasione del 21° Jamboree ad Hylands Park, Chelmsford, Essex (Regno Unito).
Il
gruppo partecipa all’iniziativa “100 Piazze per lo Scautismo” promossa dalla
FIS per festeggiare il centenario dello scautismo. Dopo un lungo lavoro di
raccolta firme e documentazione il 26 aprile 2007 la Comunità Capi presenta la
richiesta di intitolare a Fausto Catani, capo storico del Roma 2 e primo “Akela
d’Italia”, il giardinetto di Via Greve.
Ad Aprile del 2009 si verifica il
terremoto a L’Aquila, tutto il gruppo si mobilita insieme ad alcuni ex capi e
si organizza una raccolta di materiale di prima necessità, che verrà portato in
Abruzzo. Nel maggio del 2009, coordinati dalla Protezione Civile Nazionale, la
Comunità Capi presta servizio nella tendopoli di Montereale.
Nel 2010/2011 la
Comunità Capi del Roma 123 inizia un progetto di collaborazione con la Comunità
Capi del Roma 17 (Parrocchia Santa Maria Madre della Provvidenza, Monteverde),
nasce il Reparto gemellato "Merak Dubhe". Nel 2013 la collaborazione
con il Roma 17 termina, il Roma 123 torna ad essere presente con tutte le unità
nella parrocchia di San Gregorio Magno, il Reparto prende nuovamente il nome
“Ghibli”.
Il 6 aprile 2014 Papa Francesco visita la parrocchia di San
Gregorio Magno alla Magliana e indossa il mitico fazzolettone celeste,
nell’agosto dello stesso anno il Clan Fuoco partecipa alla Route Nazionale RS a
San Rossore. Il 20 dicembre 2014 viene organizzato in Piazza De André il primo
presepe vivente con il grande entusiasmo di tutti. Nell’estate 2015 un nostro
ambasciatore partecipa al 23° Jamboree a Kirarahama in Giappone. Nell’ottobre
del 2015 il gruppo prova ad aprire un secondo Branco nella Parrocchia del Santo
Volto di Gesù, purtroppo l’iniziativa non si solidifica. Nel 2016 il Reparto
organizza il proprio campo estivo nella base scout di Zellhof in Austria, lo stesso anno il gruppo compie 100 anni ed è tempo di festeggiare la grande cifra!!! Nel
2016/2017 inizia l’Interclan con il Roma 135, collaborazione che terminerà dopo
un quinquennio nel 2020/2021. Nel 2019 per il secondo Jamboree di fila abbiamo
un ambasciatore al 24° Jamboree nella Summit Bechtel Family National Scout
Reserve, Contea di Fayette, Virginia Occidentale (Stati Uniti).